Ferrara, il cui centro storico è oggi Patrimonio dell’UNESCO, è tanto di chi l’ha costruita quanto di chi l’ha conservata. A entrambe queste categorie di creatori d’identità è dedicato il percorso blu che qui proponiamo.
Potrete fare l’ideale conoscenza con personalità che grazie a sensibilità storica e passione erudita hanno protetto nel tempo il patrimonio cittadino. Storiografi, conservatori di documenti, archivisti: dal bibliografo Giuseppe Agnelli, a cui si deve gran parte della catalogazione della sezione antica della Biblioteca Ariostea, allo storico Giulio Righini, instancabile interprete delle memorie attinenti a Ferrara, passando per l’ingegnere razionalista Girolamo Savonuzzi, che insieme al fratello Carlo ha cambiato il volto della città.
Avrete la fortuna di imbattervi in uomini e donne speciali, che hanno fatto la storia di Ferrara con le loro biografie esemplari. Pensiamo all’impegno politico e giornalistico di Carlo e Francesco Mayr; al contributo fondamentale dato dai fratelli Navarra allo sviluppo dell’agronomia moderna; al coraggio di Alda Costa, maestra elementare che si oppose strenuamente al fascismo; all’attività intellettuale di Vittorio Cini, che dedicò al figlio Giorgio una importante Fondazione culturale.
Oppure, percorrendo a ritroso il corso della storia, al poeta umanista Celio Calcagnini, un’autorità alla corte degli Estensi. E naturalmente, agli uomini che hanno reso possibile questo viaggio: il duca Borso d’Este, che in Certosa volle essere tumulato in estrema sobrietà, e Ferdinando Canonici, la mente della trasformazione del monastero nell’attuale cimitero monumentale.